Oggi in rete è arrivato l’oro: i Ted Ed Fred al RadioShack di Aberdeen, il video completo mai diffuso su nessun canale. Facciamo un po’ d’ordine per chi non mastica la Storia?
Siamo ad Aberdeen (Washington, U.S.A), il 24 gennaio del 1988. Tre ragazzi Kurt, Krist e Dale hanno appena registrato un demo, una delle canzoni si intitola ‘Paper Cuts’ (vi dice niente?) e ha un refrain che fa: “Nirvana, Nirvana, Nirvana”.
Ok, ci siamo? Il leader, Kurt, ha 21 anni e si è messo in testa di fare la rockstar, da un annetto suona con uno strano bassista spilungone di origini croate che si chiama Krist. Dopo aver provato un paio di buzzurri dello Stato di Washington come batteristi, il cocciuto Kurt convince a mettersi dietro le pelli nientemeno che il drummer della sua band preferita (che lo aveva scartato a un provino): Dale Crover dei Melvins.
Eh sì, questo Kurt di cognome fa Cobain, il Krist Novoselic e la band di lì a poco prenderà quel “Nirvana” come nome.
Ora la smetto con la letteratura e passo alla cronaca: i Ted Ed Fred sono intenzionati a fare questo benedetto video di ‘Paper Cuts’ e conoscono Eric Harter, un tizio che gestisce un negozio di elettronica ad Aberdeen (luogo natio di Cobain) al quale chiedono di girare il videoclip proprio lì in orario di chiusura. Il povero Eric si munisce di un videoregistratore e di un pacchetto di sigarette per il “fumo heavy metal” necessario per rendere il tutto meno squallido (o più) e più grunge (o meno). La band registra in presa più o meno diretta ‘If You Must’ e appunto ‘Paper Cuts’, Novoselic evidentemente si era scordato di portare la tracolla!
Nel documento, che alla morte di Cobain fu consegnato da Harter alla vedova Courtney Love e che oggi è finito (non si sa come) sul canale YouTube di Mike Ziegler (non nuovo a queste imprese), ci sono 2 ‘If You Must’ e un quarto con Kurt che in apertura ci tiene tanto a fare un gran balzo dal fuori campo al microfono e due ‘Paper Cuts’. Un paio di giorni fa lo stesso Ziegler ha postato la band intenta a giocare con delle sfere al plasma nel retrobottega, un ‘numero’ che appunto sarebbe dovuto finire nel video low-cost di ‘Paper Cuts’, un utente oggi si è divertito a finire il lavoro di Harter confezionando la clip completa.
Si tratta di oro anche perché è uno dei rarissimi video della band con Dale Crover alla batteria, di più raro (lasciando stare il trascurabilissimo Dave Foster) c’è solo qualcosa con Dan Peters dei Mudhoney.
Ah, Novoselic tra una propaganda politica e l’altra si è degnato di postarlo sul proprio profilo Facebook con una scarna introduzione.
Ecco qua la performance completa: